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L'ortocheratologia
17 mar

L'ortocheratologia

In questo articolo affronteremo un argomento importante relativo alla correzione dei difetti visivi grazie all’applicazione di lenti notturne ( ortocheratologia) .
Oggi è possibile correggere grazie a questa tecnica applicativa, sia la miopia, ma anche ipermetropia, astigmatismo e la presbiopia.
Noi ci soffermeremo sull’applicazione per la riduzione della miopia.

Prima di entrare nello specifico , è bene dare qualche cenno storico, ovvero spiegare come casualmente si è arrivati all’ortocheratologia.

Come nasce l'ortocheratologia?
L'ortocheratologia nacque negli anni '50 quando si cominciarono ad applicare le prime lenti a contatto rigide in PMMA (Poli Metil Meta Acrilato). Per il fatto che questo materiale non consentiva il passaggio dell'ossigeno, queste lenti - onde evitare problemi metabolici - dovevano essere applicate leggermente più piatte rispetto alla curvatura della cornea (la parte anteriore del bulbo oculare: è una membrana trasparente simile al vetro di un orologio situata davanti all'iride. Su di essa poggiano le lenti a contatto).

Dato che la cornea tende ad uniformarsi alla curvatura della lente a contatto si otteneva, come risultato, un appiattimento della sua superficie e una riduzione temporanea della miopia.
Questa osservazione spinse alcuni optometristi (specialmente negli Stati Uniti) a tentare di ridurre temporaneamente l'entità della correzione del difetto miopico con l'uso di lenti a contatto applicate con curvature sempre più piatte: nacque l'ortocheratologia disciplina che, fino alla fine degli anni '80, non ha avuto un grande successo a causa -essenzialmente - di quattro principali problemi:
1) Le lenti, applicate con curvature molto piatte, non si centravano.
2) I tempi molto lunghi della procedura.
3) I costi molto elevati.
4) materiali poco adeguati

Alla fine degli anni '80 si cominciò ad affermare una geometria di costruzione per lenti a contatto che risolveva i quattro principali problemi dell'ortocheratologia: la geometria inversa.
Senza entrare in dettagli troppo tecnici si può semplicemente dire che questa nuova tecnica costruttiva permette di ottenere una lente a contatto che può essere applicata piatta ma che, al contempo rimane centrata sulla cornea.

Nasce così la moderna ortocheratologia che inizia ad essere oggetto di attenzione da parte delle Università ( si cominciano ad effettuare rigorose ricerche negli atenei americani) e delle istituzioni (l' FDA approva l'uso delle lenti per ortocheratologia).
Infine la realizzazione di nuovi materiali particolarmente permeabili all'ossigeno ha dato inizio alla ortocheratologia notturna: si usano le lenti durante la notte e si tolgono al mattino per avere un visus ottimale senza correzione durante tutto il periodo di veglia.

Per quale motivo dovrei fare questo tipo di applicazione?
Negli ultimi anni queste applicazioni si stanno sempre più intensificando proprio perchè l'ortocheratologia è un alleato efficace per combattere l'evoluzione della miopia soprattutto negli adolescenti .
Sappiamo bene che i miopi sono in forte aumento, soprattutto a causa dell'intenso lavoro o svago passato a distanza ravvicinata e la pandemia anche in questo non ci ha aiutato, e sempre meno ore passate all'aria aperta.                                                                                        

In cosa consiste?
Le lenti ortocheratologiche sono lenti oculari a geometria inversa ideate per modellare lentamente la forma della cornea attraverso una pressione dolce e controllata che corregge il difetto visivo mentre la lente è indossata e che perdura anche nelle ore successive. Vengono indossate durante la notte, minimizzando possibili disturbi di secchezza oculare o fastidi, per sfruttare il loro effetto prolungato durante tutta la giornata. Grazie alla grande malleabilità della cornea, il risultato è che il paziente sarà in grado di vedere correttamente tutto il giorno senza dover indossare né occhiali né lenti.
                                                                                          
Come iniziare il trattamento?
La prima cosa da fare è una visita dal proprio oculista che valuterà se il soggetto può sottoporsi a questo tipo di applicazione , poi bisogna affidarsi ad un contattologo esperto per seguire un protocollo ben preciso sia per il rilevamento dei parametri corneali che per i controlli a seguire. Gia' dai primi giorni abbiamo un significativo riscontro del risultato che ci permetterà in massimo due settimane di raggiungere l'obbiettivo prefissato.

Cosa avviene esattamente?
Abbiamo detto che applichiamo delle lenti a geometria inversa, cioè più piatte al centro e più curve in periferia , nel caso della miopia , la lente esercita una leggera pressione al centro della cornea modificandola, l'appiattimento della cornea genera una riduzione della miopia, esattamente il contrario per l'ipermetropia, la lente con una geometria particolare genera un aumento della curvatura centrale riducendo il valore ipermetropico.

Qualora volessi approfondire l'argomento sulla cheratologia, noi di Centro Vista Sud a Palermo siamo a sua completa disposizione per fornirle tutte le delucidazioni che desidera.


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